Non provate a dare una definizione a Blooming perchè non esiste. E’ un atelier allestito in bagno, è un dj-set nel salotto con camino, è una social table dove si mangia e ride tutti assieme, è inventiva e creatività. Se riuscite a riassumere tutto questo in un unico termine, accomodatevi pure 🙂
Ho scelto di festeggiare qui l’inizio della primavera con un party floreale esclusivo. Blooming è un piccolo casale poco fuori il G.R.A di Roma. Ad accogliermi all’entrata le padrone di casa, Delfina e Noreen, già vestite di tutto punto con la coroncina di fiori. Loro sono socie e migliori amiche dai tempi del liceo, l’anima di questo progetto che un indirizzo vero e proprio non l’ha voluto prendere di proposito. Sembra di entrare nella casa del Cappellaio Matto di Alice, dove l’ordine è sovvertito ma trova ugualmente un senso.
Blooming organizza pranzi, cene, brunch ed eventi privati anche a tema. In questo caso abbiamo festeggiato tutti insieme l’arrivo della primavera. In tavola tantissimi fiori, ranuncoli bianchi e rosa nel porta vasi e sui piatti. 🌺
Tavoli e sedie sono tutti differenti tra loro perchè uno degli obiettivi principali di Blooming è l’eco-sostenibilità e il donare una seconda vita agli oggetti. La tavolata lunga è il “social table”, ideata per far conoscere tra loro tutti i commensali. Ad ognuno il suo ferma-posto con nome scritto a mano, ma non aspettatevi di sedere per forza vicino ai vostri amici perchè l’obiettivo di un social-table è quello di fare nuove amicizie 🙂
Uno scampanellio annuncia ai commensali di mettersi a tavola, la cena sta per iniziare! 😀 Chef per l’occasione è Pietro Platania, volto di Banco in Via Ostiense.
Il menu è ricco, si inizia con vari antipasti tra cui i nuggets di misticanza o cacio e pepe, vegan roll e salse fatte in casa. A seguire l’insalata con miglio, patate, senape dolce , germogli ed erbe.
Il mio piatto preferito è stata senz’altro la vellutata di piselli con letto di mandorle tostate, porri e crostini sulla superficie. Mi è piaciuta da impazzire!
Ho trovato molto delicata anche la ricotta di bufala arrostita con pesto di sedano e guarnizione di rapa, inocchietto selvatico e ravanello.
Piatto all’apparenza semplice, ma complicato da eseguire sentiti i racconti, è stato l’uovo morbido su letto di verdure e miele al peperoncino.
Come ogni cena che si rispetti, si conclude con un dolce. Non uno qualsiasi, ma la Fluffosa di Dolci Gusti. Le mani della cake designer Monica Zacchia hanno eseguito il cake dressig in diretta davanti agli ospiti.
Ha presentato una fluffosa tuuuuutta rosa con farfalle e una con fragole e panna, preparata sul momento. Le fluffose sono dolci americani (fluffy cake) golosissime.
Il caffè? Si prende in bagno con musica e pasticcini! 😀 Occasione conviviale perfetta per ammirare gli abiti sartoriali di Annagiulia Firenze. Un bagno che all’occorrenza è diventato anche atelier. Anche nella vasca tanti fiori e candele per un ambiente romantico ed iper femminile.
La serata è proseguita in salotto con la musica elettronica di FraNk Debrís.
Il vero VIP della serata però è solo uno, la maialina Barry Wilde (in onore di Oscar W.). Stanno cercando inutilmente di metterla a dieta, è golosissima e ama farsi fare i grattini sulla pancia ❤ Già sto pensando a quanto sarebbe bello fare un brunch qui con le amiche, sedute in giardino, mentre Barry scodinzola tra noi.
ci mettono molta cura nel lavoro 🙂
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Ambienti presenti in modo impeccabile, mi piace questo stile!
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la torta è stato un omicidio colposo XD buonissima
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